Il packaging eco può davvero cambiare il mondo?
Bicchieri per asporto in PLA trasparente dimensioni diverse
Come ogni domanda che riguarda un tema complesso, la risposta non può che essere sfaccettata. Il packaging eco non potrà mai, da solo, cambiare il mondo, ma è essenziale per innescare quel cambiamento ecologico che tanto ci si auspica negli ultimi tempi. Il primo motivo a supporto di questa tesi è semplice: utilizzando i contenitori biodegradabili o in cartoncino si evita di abusare della plastica. Che non è il male del secolo, ma una delle cause dell’attuale allarme ambientale. Troppa plastica nei mari e negli oceani, troppa plastica dispersa nell’ambiente, troppa plastica in generale.
Il lato oscuro di questo polimero che ha cambiato le abitudini e le catene di produzione e distribuzione nel mondo – soprattutto in meglio, non c’è dubbio – è la sua durata di vita. La plastica impiega centinaia di anni prima di scomparire dalla faccia del Pianeta. La sovrapproduzione degli ultimi decenni di materiali plastici ha fatto sì che se anche la plastica viene smaltita correttamente nella raccolta differenziata, finisce per disperdersi comunque nell’ambiente. Il punto è che se ne produce troppa rispetto ai tempi di smaltimento. E se in molti settori (due su tutti: quello alimentare e quello sanitario) è necessaria e garante di elevati standard igienici, nell’uso quotidiano se ne fa un uso eccessivo. A dirla tutta, molte volte superfluo.
Food packaging, le alternative possibili
Piatto fondo in polpa di cellulosa colore bianco.
Nello specifico, basta pensare al food delivery e relativo packaging: un utilizzo mordi e fuggi con un ciclo di vita di poche ore, se non di pochi minuti. Il tempo di consumare il pranzo d’asporto, lo smoothie preferito o il fritto dello street food del quartiere e in poco tempo il packaging viene gettato nel cestino. Del resto, del food packaging non si può fare a meno. Per lo meno, non nel 2019. Come risolvere quindi l’annosa questione del surplus di rifiuti di plastica? Una soluzione potrebbe essere il packaging ecocompatibile: contenitori in bioplastica, mater bi, bagassa, cartoncino. Giusto per citare alcuni dei materiali alternativi. Evitare la plastica si può, almeno dove è possibile.
Sebbene noi di Cartaria Italiana crediamo fermamente nei benefici del packaging ecologico, non è la nostra unica scelta. I motivi sono essenzialmente due: il primo è che riteniamo giusto dare ai nostri clienti delle alternative. Scegliere il prodotto ideale non è sempre semplice. Se hai letto le storie di Nanie e Bowl!, saprai che la ricerca dell’articolo adatto alle proprie esigenze necessita di uno studio accurato. Spesso la nostra ricerca va oltre agli articoli presenti nel catalogo. C’è poi un altro fattore, essenziale per capire le implicazioni di una visione ecologica a 360 gradi.
Come scrive Daniel Goleman in Intelligenza Ecologica,
“Nessun oggetto di produzione industriale può essere totalmente verde [..] ogni processo manifatturiero ha, da qualche parte, impatti negativi sul sistema ambientale. Il termine ecocompatibile non dovrebbe mai essere utilizzato. Qualunque oggetto fabbricato è solo relativamente ecocompatibile”.
Il che la dice lunga su quale impatto l’essere umano ha sul Pianeta. La soluzione più lungimirante per l’uomo e rispettosa dell’ambiente sarebbe quella di non produrre e consumare nulla in più rispetto a ciò che ci dà madre natura. Una visione piuttosto utopica. Eppure, da qualche parte bisogna iniziare.
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